giovedì 12 agosto 2010

L'Osteopatia

Osteopatia, principi terapeutici
L’Osteopatia è una filosofia medica, diagnostica e terapeutica, che utilizza un approccio metodologico manipolativo. In Italia viene compresa tra le medicine non convenzionali. Nasce alla fine dell’ottocento negli Stati Uniti. Il suo fondatore, il medico americano Andrew Taylor Still, intuisce la relazione tra l’equilibrio funzionale e la naturale tendenza verso la salute e l’auto-guarigione del corpo umano. Il principio alla base della ricerca osteopatica, ed il suo sviluppo successivo, lega la salute ed il suo mantenimento al movimento intrinseco e estrinseco: “la vita è movimento, il movimento è vita”, attraverso la qualità del movimento è possibile indagare la qualità della vita. La medicina osteopatica studia i sintomi specifici per strutturare un approccio terapeutico globale indirizzato all’intera persona.

Principi Terapeutici.
L’obiettivo, del trattamento manipolativo osteopatico, è il ripristino della mobilità fisiologica per un miglioramento del metabolismo tessutale; ogni azione osteopatica tiene sempre in considerazione i rapporti di contiguità e continuità reciproca tra i diversi sistemi corporei, particolarmente il muscolo-scheletrico, perché strumento della vita di relazione ed espressione dello stato di salute.

L’Osteopatia si dimostra efficace sia in ambito preventivo che di mantenimento dello stato di salute; rappresenta un valido contributo e supporto nella cura di molte affezioni patologiche. La metodologia osteopatica consente di realizzare e mantenere l’omeostasi dell’individuo armonizzando e integrando la componente corporea interna con le relazioni ambientali circostanti; ripristina, sostiene e rafforza le capacità intrinseche dell’individuo in risposta alle sollecitazioni di carattere metabolico, meccanico e ambientale. L’Osteopatia ricerca le restrizioni di mobilità presenti nel sistema corporeo; attraverso tecniche specifiche mira al ripristino della mobilità normale o, in caso di patologie invalidanti, la residua. Utilizza esclusivamente tecniche manuali ed esclude qualsivoglia farmaco o mezzo chirurgico. La metodologia diagnostica e terapeutica in ambito osteopatico si basa sul principio di relazione tra struttura e funzione;

si avvale di test di mobilità per individuare le disfunzioni somatiche, le quali si correggono con opportune tecniche manipolative. L’osteopata collabora con diverse figure mediche specialistiche quali: ortopedici, fisiatri, neurochirurghi, oculisti, odontoiatri, ginecologi, otorinolaringoiatri. L’approccio multidisciplinare, osteopati - medici di base e medici specialisti, integra e migliora l’inquadramento diagnostico e l’iter terapeutico a vantaggio del paziente.

“Partendo dal principio centrale della medicina osteopatica che pone il movimento come elemento essenziale per la presenza della vita e della buona salute, l’ osteopatia ha come obiettivo il ripristino della mobilità fisiologica perché, essa stessa è correlata al miglioramento del metabolismo tessutale che è interconnesso con i sistemi corporei e, in particolare, con il sistema muscolo scheletrico”.

“In cosa consiste la pratica manipolativa della medicina osteopatica?”
“L' osteopata, mediante l’utilizzo di tecniche specifiche, interviene in senso correttivo per il ripristino della mobilità normale o, in caso di patologie invalidanti, della mobilità residua. Le tecniche usate sono esclusivamente di tipo manuale, e dunque sono esclusi qualsiasi tipo di farmaco e mezzo chirurgico. Prima di praticare le tecniche manipolative, l’osteopata opera delle valutazioni non invasive che possano chiarire ed analizzare il movimento del paziente, individuando poi le eventuali controindicazioni al trattamento. Chiarite così le restrizioni dei movimenti fisiologici, imposta un preciso trattamento, utilizzando caratteristiche tecniche manuali in grado di intervenire in senso correttivo”.

“La medicina osteopatica, a quali tipo di patologie è in grado di rispondere?”
“L’osteopatia viene utilizzata in particolare, per la cura delle affezioni dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico ma, si rivela efficace, sia in termini di trattamento che di profilassi, per molteplici disturbi funzionali di carattere posturale, viscerale, psicosomatico, nell’ambito pediatrico e ginecologico, consentendo sia l’intervento dell’approccio osteopatico autonomo, che la collaborazione multidisciplinare con altre figure professionali”.